Forse non sembra, ma fra poco è Natale

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In realtà non lo so perché, ma quest’anno il Natale lo sto sentendo davvero poco. Non so se è per la crisi, per i miei tanti impegni, perché sono grande, perché fuori ci sono sempre 20°, per colpa delle scie chimiche, non lo so. Tornando indietro nel tempo alla mia “bambinezza”, il mio periodo natalizio, iniziava a fine Novembre. In quel periodo si sentivano perennemente nell’aria botti e boati. Guardando in televisione servizi sul Kuwait, la Bosnia, il Kosovo chiedevo a mia madre “Mamma è la guerra?” e lei “Ma no, sono i vicini che sparano i petardi”. Tutto Dicembre avevo la guerra dietro il muro di casa mentre io ho dovuto lottare per poter sparare qualcosa al massimo della potenza del mini cicciolo. Adesso non ricordo se i miei vicini di casa siano stati minacciati di guerra preventiva da Bush qualche anno fa (alcuni dicevano che avevano dei petardi nucleari nascosti in giardino), ma oggi la guerra è finita e le motivazioni rimangono avvolte nel mistero.

L’altro giorno, cercavamo una copia delle chiavi del cancello che spettava a me, ma è stata nascosta perché a casa mia si usa così. Quando cerchiamo una cosa dopo un po’ di tempo, è più facile trovare Carmen Sandiego che non l’oggetto nascosto. Durante la caccia al tesoro, trovo un pacchetto di mini ciccioli e, ricordando il passato penso “Ma sono miei?” mi rispondo da solo che non li avevo mai visti e mi rivolgo a mia madre: “Mà, ma che ci fai coi mini ciccioli?” e lei “Sai erano in offerta: costavano 1 euro e venti e li ho presi… Ogni tanto li sparo con Sara… (mia nipote n.d.r.)”. Potremmo dividerci la confezione con i vicini e riprendere una tradizione che forse un po’ mi manca o riflettere sul perchè mia nipote li spara e io no, ma questa è tutta un’altra storia. Continua a leggere